Flavia COSMA              

Giornale 2Il vento caldo d’autunno

Con palida luce vortice la tendina;
Durante un’instante abbracia la stanza
Con  ala di angelo in volo.
Immobile sorbo la seva tardiva
Con tutto mio essere,
Come fosse nell’aspro letto dei miei nonni,
Quando l’odore suave della cruda erba
Mi remetteva in salute.                                                                             

               Giornale 3

Stiamo sulla cima di pietra del mondo
Mezzo dormendo,
A mezzo vegliando,
Più vicini
Sentiamo, presentiamo
I grandi diluvi
I terramonti
Le converssita’.

Ci baccia  con amore
Ci aspetta.
Gesú crofiggeato.

               Giornale  4

Ho zappato tutto l’estate sul campo rovente
Tra topi e serpenti grigi;
Ho zapatto enterando tutte le nostre speraze
Nella cecca fontana senza sorgente.

               Giornale 5

Da quando in quando il sole me visita
Entrando sulla finestra con mole dite;
Le razzi, diritti mazzi, polsano nelle mie vene
Con la stessa terrestra gioia.
Dai veduti quadrati
Sorrido a me stesso illusa
Tra fiori e semine.
(Cf. Flavia Cosma, Giornale, Oradea, Editura Cogito, 2004)
Traducere în limba italiană:Livia MĂRCAN

 

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