Victoria MILESCU

 

ARLESIANA

Balla, donna dei capelli bianchi,

rallegrati,

pone fiori alla tempia e non credere

chi ti dice che ti sei fatta vecchia,

spezza gli specchi, sebbe sono cari, tutti bugiardi,

indossa abiti di fuoco,

grida al mondo: vivo, vuol dire conto

nella danza celeste dei pianeti,

tu sei la stella della fortuna.

Balla, donna dei capelli bianchi,

nessuno è più bello di te,

quando regali l’acqua viva

dello spuntar del sole, della luna,

quando non tieni conto del fosso scavato

dalla lacrima dell’amore, della veglia, dello spavento

della morte intempestiva,

sulla guancia tuttavia non baciata...

Balla, donna dei capelli stellati,

sulla strada maestra dei mondi magici,

ridendo e piangendo,

sebbene non fossi più giovane,

non hai averi, neppure rango

e dal cielo cadono le azzure piogge uraniche.

 

LA DONNA INNAMORATA

 

Vado e anche sto a galla,

sbarlodita intoppo nei passeri,

passo nell’aria come un sudario scivolando

sul corpo nudo della giornata,

gli occhi si riempono di lacrime e pioggia,

inondando i sobborghi,

la voce non mi obbedisce,

vado per dove non si può andare,

con le mani prese in fervide liane,

i cani mi rubano il pane appena comprato,

nell’incrocio, gli autisti gridano: è ubbriaca!

Il giorno è una infinita notte solare,

di notte sento le piante accoppiarsi

per perpetuare il profumo amaretto.

Se qualcuno mi fermasse nel cammino

per domandarmi con naturalezza

cosa mi è stata successa,

gli direi a bassa voce: sono innamorata!

 

 

IL MIO NOME: VITTORIA

 

Perdonami, sono una vittoria pallida,

una vittoria mozzata

dai sorrisi dei vinti,

una vittoria senza braccia

e senza cuore,

vestita nel cupreo mantello del giorno,

una vittoria senza il sorriso vittorioso,

una piccola vittoria,

in una grande guerra,

una vittoria tardiva,

quando tutto pare già detto

su qualsiasi vittoria

sconosciuta fra sconosciuti,

una vittoria di un nanosecondo

e nonostante, una vittoria...

 

Traducere în italiană de Alexandru Calciu

 

 


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