Olimpiu NUSFELEAN
(n. 1949, Sieu-Sfântu, Bistrita-Năsăud)
A debutat în anul 1971 cu poezie, în revista clujeană „Echinox”.Debut editorial în 1980 cu romanul „La marginea visului”. Scrie poezie, romane, povestiri. Colaborează la prestigioase reviste din tară cu: poezie,proza,teatru,eseu,reportaj, cronică literară, recenzii, interviuri, reportaje, traduceri din limba franceză. Este directorul revistei „Miscarea literară” apărută în 2002 în Bistrita.
Gioco (Joc)
Vieni,uno sforzo d’immaginazione,
metti al confine della tua immaginazione
una finestra!
Aprila!
Se nel suo quadro apparisce
un sole che sale verso al cielo
significa che hai utilizzato le parole-clichè
Prova!
Se la finestra ti lascia vedere un muro inutile
significa che io mi trovo qui,
in pezzi di pietra
Tu (Tu)
Tu che ridi quando ridi
e piangi facceando il cerchio d’ora immenso,
e metti il piede sul freddo d’erba verso al giardino
quando l’anima in rugiada si sta trovando il senso...
Tu che taci quando taci
e nel mio sguardo ti trovi casa,
e lasci, lentamente sul mio palmo
pressarsi la morte,
più pesante la pressa.
Finestre (Ferestre)
Le stelle mi luciano
alla finestra del verso
con i tuoi diti agili.
Scorto (Răsărit)
Appari
di mattina
nell’erba sulla quale ho dormito-
non lo so
se tu sei il mio sonno che si ritira
o la rugiada che rinvigora il giorno.
sui quali passi in fretta.
Ma cercami, di nuovo e di nuovo,
finchè nella casa della tua immginazione
irrompe una luce interiore.
Giorno (Ziua)
Di chi è l’anima che ti arde nelle palme?
Il questo tacere non è attesa.
Tu sei fiore di cilegio,
nella caduta sulla sabbia dell’ acqua limpida
nell’ occhio vinto dello straniero.
Sulle strisce delicate
Toccati debolmente del tuo sangue
respiro con la brezza delle labbre aperte.
Sei più comprendente che il giorno.
Come pùoi stare vicino a me?
Non chiedo una risposta-
io taco
e sento
come passi per me come un raggio.
Acceta (Acceptă)
Acceta dirti che sei l’odore del giardino in
fiore,
acceta dirti ch’ il Niente non trova luogo
nel tuo cuore,
acceta dirti che porti il mare sui ginocchi,
acceta dirti che scesi il senso delle parole!...
...Ora , quando sono sicuro che non ti imbelletti mai
con la vergogna dell’alba,
quando nella tua carne l’ideea ancora prende forma,
metafore non dormite notti e notti
soltanto ti accetano-la mia assenza.
Dopo movimento del rumore del giorno,
sono un taciturno,
ma lasciati le ciglie sul mio corpo,
prenda un semplice atto di mia presenza.
Il mio tacere è segno che tu acceti.
Il tuo rifiuto-prova ch’ esisto,
ora, quanto, momento,
l’amore è più pronto che la morte.
Olimpiu Nusfelean, din vol. Eu, celălalt, Ed. Ginta, Cluj-Napoca, 2006
Prezentare si traducere în limba italiană de Livia MĂRCAN
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